La storia di L.A. Noire presenta diversi svariati personaggi indicati come caratteri negativi all'interno della storia di L.A. Noire. Tra questi ci sono diverse cariche importanti della città oltre a membri della polizia corrotti, indiziati e colpevoli di svariati forme di reati. Generalmente l'intervento nella storia di questi personaggi è ciò che muterà totalmente il corso dell'avventura cambiando lo stato di Phelps e le indagini che l'uomo segue. Come sempre, sconsigliamo la visione e lettura di questa pagina a chi vuole vivere l'avventura offerta dal gioco senza nessuna anticipazione.
Nonostante il suo ruolo di principale antagonista, che si verrà però a scoprire dopo diverso tempo, del passato di Harlan J. Fontaine si sa decisamente poco. Proveniente probabilmente dal sud degli Stati Uniti, Fontaine è un noto psicologo e dottore che negli anni si è conquistato il titolo di "Dottore delle star" per il suo rapporto con il mondo delle star di Hollywood. Inzialmente Fontaine sembra essere solo un personaggio secondario, entrato in campo grazie solo a Courtney Sheldon che gli chiederà aiuto. Ben presto invece si scoprirà che Fontaine è uno dei più grandi criminali del tempo, in grado di sfruttare la sua posizione e le sue conoscenze non per aiutare i suoi pazienti, ma per arricchirsi alle loro spalle.
Fontaine è una delle menti principali dietro la SubUrban Redevelopment Fund, la società di Leland Monroe creata per tentare una delle più grandi truffe che la storia americana ha visto. Con il tempo Monroe da semplice comparsa si è dunque trasformato in un vero e proprio protagonista negativo della storia. Prima controllando la debole mente di Ira e successivamente uccidendo e tentando di uccidere chiunque lo mettesse in relazione a Monrie e i suoi affari.
Roy è il tipico personaggio da film a cui basta dare uno sguardo per capire che è uno dei cattivi. Vestito bene, auto lussuosa e modi di fare da divo, Roy è uno dei detective di punta del dipartimento Narcotici di Los Angeles. Nato nel 1920, Roy è entrato presto nella polizia di L.A. arrivando rapidamente al grado di detective. Forte di un carattere deciso e del potere che solo un distintivo a quel tempo poteva dare, Roy è ben presto divenuto un opportunista. Ladro quando possibile, delinquente di tanto in tanto e spia sia per volere che necessità.
Bastano pochi istanti nel gioco per comprendere la vera natura di Roy. A discapito di una classe apparente, Roy è in realtà il tipico parassita della società che vive sfruttando quel potere che crede di avere solo perché possiede un paio di manette, un distintivo e una pistola. Strafottente e volgare con i pesci piccoli, Roy diventa quasi uno zerbino di fronte alle alte cariche, siano esse cariche politiche o criminali. Nonostante tutte le sue malefatte e l'aver incastrato Cole per salvare la faccia al sindaco, Roy manterrà il suo ruolo all'interno della LAPD alla fine del gioco e sarà lui inoltre a fare il discorso di commiato al funerale di Cole.
Tenente del dipartimento Narcotici di Los Angeles - il capitano è Lazarus Cafarelli, personaggio citato ma mai visto all'interno del gioco - di Archibald Colmyer si conosce decisamente molto, molto poco. E' un uomo rude, diretto e poco incline a battute o momenti in cui lasciarsi andare al divertimento. Inizialmente sembra essere all'oscuro di tutte le magagne di Roy Earle, ma alla fine del gioco si scopre che anche Colmyer, come molti altri personaggi della LAPD, è sul libro mastro di Leland Monroe - probabilmente Colmyer viene pagato da Monroe per chiudere un occhio in merito a protituzione e droga quando questi vanno a toccare un membro della SubUrban Redevelopment Fund.
Capitano del diparmento Incendi Dolosi, McKelty è uno dei tanti uomni della LAPD che pensa più a mantenere la tranquillità che ad alzare polveroni che possano murare del tutto gli equilibri cittadini. Non è chiaro se anche McKelty, come altri, sia direttamente coinvolto nello scandalo della SubUrban Redevelopment Fund, ciò che è certo è che l'uomo prova un profondo disgusto per Cole e accetta che l'uomo lavori per lui solo perché non ci sono altre possibilità. E' sua premura tuttavia evitare di dare a Cole quel minimo di libertà che consentirebbe a McKelty di essere a capo di un gruppo che potrebbe svelare una delle più grandi truffe tentate negli Stati Uniti d'America.
Capo della polizia di Los Angeles, di William Worrell conosciamo molto poco della sua vita privata a parte il suo coinvolgimento in due scandali, il primo legato alla prostituzione e messo a tacere grazie a Roy Earle, il secondo legato alla SubUrban Redevelopment Fund e anch'esso messo a tacere dalla morte di Phelps e gli accordi sottobanco con l'assistente del Procuratore Distrettuale Leonard Petersen. Worrell è un uomo anziano che negli anni di servizio è stato in grado di farsi le giuste amicizie per salire a capo della LAPD. Pieno di vizi e invischiato più volte in affari poco legali, grazie alle sue amicizie e un po' di fortuna riuscirà a tenersi alla larga dalla giustizia e alla fine del gioco lo troveremo nonostante tutto ancora a capo della polizia di Los Angeles.
Furbo e decisamente abile, Leland Monroe è la mente dietro la truffa della SubUrban Redevelopment Fund. Acquistare a prezzi stracciati dei lotti per poi costruirci sopra baracche che sembrino magioni e assicurarle ad alti prezzi in modo tale da alzare il costo del terreno che successivamente lo stato della California dovrà acquistare per costruire la grande autostrada. Oltre che affarista abile e capace, Monroe risulta essere all'interno del gioco quasi una sorta di boss, disarmato, ma circondato da decine di guardie del corpo pronte a tutto.
La potenza del suo impero immobiliare e di affari ha portato con il tempo Monroe a sentirsi un intoccabile, un uomo a cui non è possibile chiudere alcun cancello perché la forza del suo patrimonio è talmente ampia da non precludere nessuna via e nessun affare. Alla fine dei giochi tuttavia Monroe sarà la chiave giusta per tutti, attraverso lui Kelso scoprirà tutto sulla SubUrban e su Ira e allo stesso modo i restanti membri della SubUrban che non hanno cariche politiche, punteranno su Monroe tutte le colpe trasformandolo nel perfetto capro espiatorio. Nonostante venga ferito da Kelso, Monroe resterà in vita alla fine del gioco e sarà processato per la truffa tentata ai danni dello stato.
Vice presidente della California Fire and Life, la società assicurativa presso cui Jack Kelso è investigatore, Curtis Benson è uno dei principali pilastri della SubUrban Redevelopment Fund, l'ampio gruppo di criminali più e meno noti che stanno tentando una delle più grandi truffe mai viste prima d'ora. L'uomo in apparenza sembra essere un furbo imprenditore, sicuramente giovane, ma comunque di esperienza e in grado di fiutare al volo il giusto affare rispetto alla sola clamorosa.
Nel finale della storia però andremo a conoscere meglio questo personaggio, apparentemente di primo piano, ma anch'esso una vera e propria pedina a causa dei suoi stessi vizi, il peggiore dei quali è senza ombra di dubbio la pedofilia - Jack lo becca in casa con una ragazzina minorenne a letto. Anche lui, come Monroe, alla fine della storia è uno dei pochi che pagherà per i suoi affari illegali.
Leonard Petersen, Assistente del Procuratore Distrettuale è il tipico personaggio a cui interessa fama e potere sopra ogni cosa. La sua entrata all'interno della storia di L.A. Noire arriverà quasi alla fine dove, presentandosi a Jack Kelso, svelerà il suo piano per mettere nel sacco buona parte del dipartimento Narcotici di LA, ma Kelso sposterà le mire di Petersen verso un obiettivo più ampio e importante, la SubUrban Redevelopment Fund.
Petersen si presenta inizialmente come un personaggio positivo, ma ben presto muterà faccia e lato della medaglia quando si troverà faccia a faccia con William Worrell. Se inizialmente può sembrare che Petersen voglia combattere la corruzione all'interno del dipartimento di polizia di Los Angeles, ben presto anche lui diverrà parte di questo meccanismo e la prova la si avrà durante il funerale di Cole Phelps dove Petersen sederà fianco a fianco con quegli uomini che avrebbe dovuto accusare e arrestare.
Nato nel Luglio del 1914, Mickey Cohen in L.A. Noire è a capo di una organizzazione criminale che si lega allo spaccio della morfina rubata dalla SS Coolridge. Si tratta di un antagonista secondario all'interno del gioco, ma legato pesantemente alle vicende di Courtney Sheldon e della grande truffa messa in piedi dal gruppo della SubUrban Redevelopment Fund con a capo Leland Monroe e Harlan Fontaine in primis.
Mickey è un uomo rude e in parte basato alla sua controparte reale - con il vero Cohen condivide il nome e alcune attività, ma data di nascista e aspetto fisico restano decisamente differenti, scelta operata da Rockstar probabilmente per evitare problemi legali connessi all'uso di riferimenti con la vita reale. Non si conosce molto della sua vita privata all'interno del gioco a parte i suoi legami con vari personaggi e con le organizzazioni criminali, ciò che è certo è che l'intervento di Jack Kelso prima e Cole Phelps poi farà saltare del tutto i piani di crescita nel mercato delle droghe che Cohen aveva sperato di avere.